Monet tra Bordighera e Dolceacqua
Lo scorso martedì 30 aprile, nella Liguria di ponente è stata inaugurata una mostra dedicata al grande pittore impressionista Claude Monet. Si tratta di un’esposizione speciale, per almeno due motivi; innanzitutto perché è dislocata in due bellissime sedi, Bordighera e Dolceacqua, e secondariamente vuole ricordare che sono trascorsi ormai 135 anni da quando Monet ha soggiornato in questa porzione di riviera. Scopriamo insieme tutti i dettagli di una rassegna che celebra il padre di una delle correnti artistiche più importanti della civiltà moderna.
Monet e il suo soggiorno in Liguria
Il pittore francese Claude Monet, nato a Parigi nel 1940, è considerato uno dei fondatori dell’impressionismo, insieme a Renoir, Sisley, Pisarro, Cézanne, Degas e molti altri. Pare che sia stato proprio un quadro di Monet in particolare a dare origine al movimento: Impressione, levar del sole, realizzato nel 1872. L’opera ritrae una veduta sul porto di Le Havre, a Parigi, avvolta dalla nebbia, dove luce, colori e forme si mescolano indistintamente; per la prima volta la pittura en plein air non mira a riprodurre fedelmente la realtà, ma piuttosto a trasmettere all’osservatore emozioni, sensazioni e impressioni, appunto.
Nel 1883 Monet si reca a Bordighera – allora considerata luogo di villeggiatura per nobili, artisti e intellettuali dell’epoca – in compagnia dell’amico e collega Renoir. Ne rimane talmente stregato che ci ritorna nuovamente, questa volta da solo, nel gennaio del 1884, e vi rimane per tre mesi. Questo periodo è stato per lui uno dei più significativi: il soggiorno in riviera, infatti, gli ha offerto stimoli e spunti culturali e artistici. In questo luogo – dove l’artista si è lasciato affascinare dal paesaggio, dai colori e dal clima – dipinge tre tele, che sono quelle che si trovano esposte alla mostra a lui dedicata.
Monet, ritorno in Riviera
Questo il titolo della mostra che è possibile visitare fino al 31 luglio 2019 in due sedi distinte: Villa Regina Margherita a Bordighera e castello dei Doria a Dolceacqua. In entrambi i luoghi lo spettatore viene guidato attraverso un percorso multimediale – tra foto, filmati, pannelli descrittivi e materiale audio – che gli permette di approfondire la conoscenza del famoso artista, la genesi delle sue opere esposte e gli offre inoltre un quadro generale sulla vita storico-culturale di queste zone tra fine Ottocento e inizio Novecento.
Villa Regina Margherita a Bordighera
Qui si passa attraverso sale allestite con quadri – della Collezione Civica di Bordighera – di artisti dell’epoca, che ritraggono il paesaggio di Bordighera e della Costa Azzurra, a sale buie dedicate a filmati che ricostruiscono momenti particolari della vita di Monet: lui intento a scrivere lettere dove racconta della sua esperienza nella cittadina rivierasca. In un altro spazio ancora vengono proiettate fotografie che mostrano la Bordighera di quel periodo.
Si trovano anche abiti indossati da nobildonne d’epoca, una piccola parentesi sulla storia della moda e del costume della Belle Époque a cura del museo Daphne di Sanremo.
Nell’ultima sala troviamo una delle tre tele del pittore: Vallée de Sasso, effet de soleil, che proviene dal museo parigino Marmottan Monet. Questo quadro raffigura lo scorcio di un paesaggio che ha particolarmente colpito l’artista: vediamo un capanno quadrato circondato dalla natura lussureggiante, dove le palme sono protagoniste. Le stesse palme che lui descrive così in una lettera indirizzata alla seconda moglie Alice Hoschedé: “Queste palme mi fanno dannare, e poi i motivi sono estremamente difficili da riprodurre, da trasferire sulla tela; è tanto folto dappertutto; è delizioso da vedere…”.
Castello Doria a Dolceacqua
La cornice è più suggestiva, e attraverso pannelli espositivi che raccontano la storia di Dolceacqua e del suo castello, e altri che approfondiscono lo stile pittorico di Monet e dell’impressionismo, lo spettatore si immerge via via in un’atmosfera che lo prepara alla visione dei due quadri.
Il primo è Le Château de Dolceacqua, prestato sempre dal Musée Marmottan, dove vediamo il castello che sovrasta il borgo e il sottostante ponte vecchio. Il quadro è stato dipinto in una ventosa giornata di febbraio, che lui descrive calda come nel mese di agosto.
Il secondo è Monte Carlo vu de Roquebrun, ceduto temporaneamente dalla collezione privata del Principe Alberto II di Monaco: qui si intravede un paesaggio immerso in un gioco di luci e colori.
La visita prosegue all’interno del castello dove è possibile camminare tra le mura antiche e ammirare il sottostante paesino che si integra perfettamente nella natura circostante.
La visita alla mostra può essere una bella occasione per fare una passeggiata per il borgo e i caruggi di Dolceacqua, che offre scorci davvero suggestivi.
Informazioni utili
La mostra è aperta tutti i giorni dalle 10.30 alle 18.00 fino al 14 giugno; dal 15 giugno al 31 luglio l’orario è esteso dalle 10.30 alle 19.30.
Il biglietto è acquistabile presso entrambe le sedi al costo di 9 euro e permette di visitare tutte e due le mostre, anche in giorni diversi.
Per altre informazioni vi rimandiamo al sito ufficiale della mostra Monet, ritorno in riviera.
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