fbpx

Oggi i riflettori sono puntati su Alassio, cittadina elegante e piena di vita della riviera ligure di ponente, che dista a circa 15 km da Loano.

Il sole, la sabbiosa spiaggia di quattro chilometri, le signorili ville in collina, i tipici dolci al cioccolato chiamati baci, il “budello” pieno di negozi alla moda e la movida rendono speciale e allegro questo borgo.

 

Un po’ di storia

La nascita di Alassio risale al X, XI secolo quando sorse il burgum Alaxii, primo nucleo di abitanti che si stabilirono in collina, presso l’attuale borgo Madonna delle Grazie.

Nell’XI secolo il borgo di Alassio era in mano ai monaci benedettini, provenienti dall’isola Gallinara, quindi sotto il dominio ingauno, fino al XVI secolo.

Nei primi anni del ‘500, a seguito delle incursioni dei pirati vennero costruite le prime mura di cinta.

Alassio entrò poi a far parte dei territori della Repubblica di Genova, e partecipò alla guerra contro la Francia nel 1528. Successivamente ottenne maggiore indipendenza, soprattutto a livello economico.

A metà del 1500 divenne un importante centro di scambi commerciali con gli altri paesi europei. In particolare era molto diffuso il commercio del corallo rosso, come nel borgo di Cervo.

Nel 1625, in una fase di conflitto tra Genova e il Ducato di Savoia, Alassio venne temporaneamente occupata dalle truppe sabaude che verranno poi respinte dai soldati genovesi.

Sotto il comando di Napoleone Alassio entrò a far parte della Repubblica ligure, e venne poi annessa al Primo Impero Francese.

Nel 1815 venne inglobato dal Regno di Sardegna e successivamente nel 1861 nel Regno D’Italia.

Inizialmente fece parte della provincia di Genova, all’interno del circondario di Albenga, ma con la soppressione di quest’ultimo entrò nel comune di Savona a partire dal 1927.

 

Cosa vedere ad Alassio

Il Muretto di Alassio

Il muretto di Alassio è certamente il simbolo di questa cittadina e l’attrattiva turistica più importante. Si tratta di un muro su cui sono state affisse piastrelle in ceramica tutte colorate e diversamente decorate, con firme di personaggi famosi del mondo dello spettacolo, della musica, della letteratura e dello sport.

L’idea venne a Mario Berrino l’allora proprietario del Caffè Roma, famoso e storico caffè che sorge di fronte al muretto, che sottopose il suo progetto all’amico Ernest Hemingway, famoso scrittore statunitense che era solito frequentare la cittadina. Le prime piastrelle con le firme di Hemingway, dei musicisti del Quartetto Cetra e del chitarrista Cosimo di Ceglie, vennero apposte senza autorizzazione comunale, quasi segretamente, nel 1953. A questa azione non seguirono conseguenze disciplinari, per cui Berrino continuò il suo proposito di affiggere piastrelle con le firme dei più importanti e famosi frequentatori del caffè Roma e della ridente cittadina. Negli anni se ne aggiunsero sempre di più, oggi infatti se ne contano quasi mille. A metà del muretto è stata poi aggiunta una statua bronzea che raffigura gli innamorati, simbolo della città di Alassio.

Il Budello

Non è altro che il carruggio centrale, parallelo al litorale, dove si affacciano negozi all’ultima moda o caffè che vendono gli omonimi baci al cioccolato. Da qui si dipanano una serie di vicoletti laterali che portano al mare o verso la via Aurelia.

Chiesa di Sant’Anna ai monti

È qui che la storia di Alassio ha avuto inizio intorno all’anno mille. Si tratta di una chiesa abbandonata ma ben conservata, che si trova in una frazione di Alassio, Regione Monti. In mezzo ad una lussureggiante vegetazione spicca questa chiesa, di cui sono ancora visibili gli affreschi del XV secolo.

Torrioni

Sono molti i torrioni edificati nel corso dei secoli per proteggere la cittadina da incursioni esterne. Queste servivano per avvistare i pirati in lontananza. In particolare ricordiamo il ben conservato torrione saraceno, costruito dalla Repubblica di Genova nel XVI secolo e che si trova adiacente il mare nel Borgo Coscia.

Le spiagge

Durante l’estate le spiagge sono l’attrazione principale: un litorale di circa quattro chilometri con sabbia bianca e fine, e tante conchiglie portate dal mare, al punto da ricordare i lontani Caraibi.