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A una ventina di chilometri da Loano, nella riviera ligure di ponente, sorge Noli, un piccolo ma graziosissimo borgo, situato nell’omonima baia. Noli deriva da Neapolis, che significa “città nuova”, e ha origine all’epoca dell’impero bizantino,  come viene documentato in antichi manoscritti dove compare con il nome di Naboli e come dimostra il nome greco.

Un accenno di storia

Nel 15-10 a.C. il promontorio venne colonizzato dai romani che vi costruirono un cantiere navale; molto probabilmente Neapolis fu fondata nel VI secolo sotto il comando dei bizantini. Passò successivamente sotto il dominio dei Longobardi che la distrussero. Fu poi ricostruita vicino al mare e divenne possedimento dei Franchi di Carlo Magno; allo sciogliersi dell’impero carolingio fu inserita nei territori sotto il controllo degli Aleramici, un’importante famiglia feudale di origine franca, e della famiglia Del Carretto.

Grazie alla sua potente flotta navale prese parte alla prima crociata nel 1099, grazie a cui ottenne privilegi politici e commerciali.

Nel 1192 grazie ad un atto ufficiale, Noli riuscì a emanciparsi rispetto al potere dei Del Carretto e divenne ben presto un comune libero e libera Repubblica indipendente.

Nel 1202 si afferma come repubblica marinara, grazie all’alleanza del comune guelfo con la Repubblica di Genova, in contrapposizione ai ghibellini del Marchesato di Finale e del Comune di Savona.

Nel 1239 venne costituita la diocesi di Noli dal pontefice Gregorio IX, come atto di riconoscenza nei confronti dei nolesi per l’aiuto che questi gli avevano prestato nella guerra contro Federico II di Svevia. Tale indipendenza durò fino al 1820 con l’accorpamento nell’attuale diocesi di Savona-Noli.

La Repubblica di Noli vide il suo massimo splendore nel secolo XIV, ma alla fine di questo dovette assistere al proprio decadimento, a causa dell’inadeguatezza del Comune rispetto agli importanti traffici commerciali dell’epoca.

Nel ‘500 e ‘600 Noli dovette affrontare difficoltà di vario tipo quali politiche interne, lotte contro il vicino marchesato di Finale e Savona, invasioni di pirati, carestie ed epidemie.

Nel 1797, con la caduta della Repubblica di Genova, Noli perse la sua indipendenza passando sotto il dominio dei francesi.

Nel 1815 divenne parte del Regno di Sardegna e nel 1861 nel Regno D’Italia.

Cosa fare a Noli

Noli è senza dubbio una delle cittadine più affascinanti della Liguria, non a caso è considerato tra i borghi più belli d’Italia. Il suo centro storico, racchiuso all’interno di cinte murarie, è ricco di palazzi e chiese dall’importante valore artistico e culturale. Ma Noli non è soltanto questo; è possibile fare una passeggiata in centro oppure dedicarsi a diverse attività come escursioni e trekking nell’entroterra, alle spalle della costa nolese, dove si può raggiungere l’altopiano delle Manie. Qui è facile imbattersi in antiche grotte e ponti romani, il tutto immerso in una lussureggiante vegetazione.

Noli è anche il luogo ideale per gli amanti del divertimento e dello sport all’aria aperta come la vela, il windsurf, le immersioni subacquee, il parapendio, l’arrampicata e le passeggiate a cavallo.

Cosa vedere a Noli

Chiesa di San Paragorio: si trova al di fuori delle mura di Noli, fa parte dei più importanti monumenti nazionali italiani e tra le chiese più antiche del borgo, infatti fu la prima a sorgere. In stile romanico, è sorta su una preesistente struttura paleocristiana o dell’alto medioevo. Scavi effettuati nella seconda metà del ‘900 hanno portato alla luce resti di un’antica necropoli. Segnaliamo in particolare il crocifisso in legno bizantino conosciuto come “Volto Santo”, di cui si ignora l’autore.

Concattedrale di San Pietro: sorta nel 1572 costruita su base romanica, venne rifatta in epoca barocca. Degni di nota sono il pulpito e l’altare maggiore di marmo scolpito e intarsiato finemente. L’altare minore è un sarcofago di epoca romana o barbarica. Nella piazzetta antistante la chiesa si trova casa Repetto, dimora medioevale.

Castello di Monte Ursino: la prima parte venne realizzata nel XII secolo così come le mura, sorte per la difesa del borgo. Nel 1552 è stato poi rifatto così come lo si può ammirare oggi, su consiglio della Repubblica di Genova, per adeguare la struttura di torri e mura ai nuovi strumenti di difesa bellici.

Loggia della Repubblica: mantiene ancora oggi l’antico acciottolato, è costituita da due grossi archi che poggiano su di una colonna dalla forma ottagonale con capitello a bugnato, caratteristico elemento della fine del ‘300 e inizio del ‘400. Sotto il loggiato ci sono alcune lapidi che testimoniano il passaggio di eminenti figure come Dante Alighieri, che cita Noli in un verso del Purgatorio della Divina Commedia,  Cristoforo Colombo e Giordano Bruno.

Torre dei Quattro Canti: così chiamata perché situata all’angolo di più strade; è a forma trapezoidale con aperture in stile romanico nella parte bassa.

Come arrivare

In treno: Noli non ha una sua fermata del treno, ma arrivando da Loano, è possibile scendere alla stazione vicina di Spotorno e percorrere quei 3,5 km che le separano in autobus.

In auto: anche in questo caso il casello autostradale più vicino è quello di Spotorno, sulla A10. Dopo lo svincolo autostradale si gira a destra e si prosegue in direzione ponente lungo la costa. In alternativa si può percorrere la via Aurelia che in alcuni tratti offre paesaggi mozzafiato, affacciandosi direttamente sul mare.