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Vogliamo dedicare l’articolo di oggi a uno dei borghi più belli d’Italia, situato in provincia di Imperia, a circa 40 km da Loano: stiamo parlando di Cervo, borgo medievale arroccato che si trova a metà tra il blu del mare e il verde delle colline.

 

Un po’ di storia

Iniziamo a raccontare la storia di questo borgo, partendo dal nome: Cervo deriverebbe da “Servo”, che alla lettera significa “offrire servizi”, parola usata in epoca romana su insegne di locande e altri locali che offrivano ospitalità. Nel ‘500 sarebbe poi diventata Cervo con il passaggio dalla lingua latina al volgare.

Nel 181 a.C. con la conquista della Liguria da parte dei romani Cervo divenne un importante punto di riferimento grazie alla sua posizione privilegiata.

Dopo il 476 con la caduta dell’impero romano Cervo subì saccheggi da parte dei barbari ma successivamente venne conquistata dai bizantini che avviarono una ripresa sociale ed economica. Fecero inoltre costruire fortificazioni e altre strutture a scopo difensivo, come il torrione tutt’oggi visibile.

Tra il IX e il X secolo la zona di Cervo e del ponente ligure si rese protagonista di attacchi operati dai saraceni, cosa che costrinse gli abitanti a cercare rifugio tra le fortificazioni collinari. Sempre in questa fase si assiste allo smembramento dell’impero carolingio di cui Cervo faceva parte, dunque entra a far parte del contado di Albenga.

Nel 1204 venne proclamato libero comune, sottostante alla Repubblica di Genova, che assegnò nel 1330 il feudo ai Cavalieri di Malta. Negli anni successivi il comando del borgo passò prima alla famiglia Doria, poi a quella dei Del Carretto per ritornare poi sotto la giurisdizione genovese.

Nel XVI secolo dovette subire pesanti attacchi da parte dei pirati saraceni, attirati dal traffico del corallo, a cui gli abitanti di Cervo erano avvezzi.

Con la caduta della Repubblica di Genova, dal 1797 Cervo passò sotto al comando della Repubblica Ligure. Fu poi annesso nel 1805 al Primo Impero Francese.

Nel 1815 venne inglobato nel Regno di Sardegna e nel 1861 nel Regno d’Italia.

 

Cosa vedere e fare a Cervo

Il centro storico è tutto da percorrere a piedi, attraversando strette viuzze che dalla via Aurelia, all’altezza del mare, giungono fino alla piazza principale, dove si erge maestosa la Chiesa di San Giovanni Battista, qui conosciuta come chiesa “dei corallini”, perché fatta costruire grazie anche al contributo dei pescatori di corallo. La chiesa venne fatta costruire grazie al progetto dell’architetto Giobatta Marvaldi, tra il XVII e il XVIII secolo, secondo lo stile barocco, che è ben visibile sulla facciata e negli interni.

Da qui, salendo sulla destra si giunge fino in Piazza Santa Caterina dove si può vedere il castello dei Clavesana, fatto costruire dagli omonimi marchesi nel XIII secolo, che ingloba la torre di epoca bizantina. Ora la struttura ospita il museo etnografico.

Altri palazzi che meritano una visita sono l’ex oratorio di Santa Caterina, la chiesa di San Nicola e palazzo Morchio.

Cervo è inoltre sede di un evento musicale molto importante a livello internazionale ovvero il Festival di musica da camera, che ogni anno nelle sere d’estate incanta moltissimi spettatori nel magico scenario di Piazza dei Corallini, di fronte alla chiesa, luogo con un’acustica pressoché perfetta.

Sempre nei mesi estivi si tiene la rappresentazione letteraria “Cervo ti strega” che vede protagonisti i finalisti dell’ambito premio Strega.

Consigliamo di perdervi per le vie del borgo: casette dagli allegri colori pastello, muri in pietra su cui si arrampicano bouganville e i magnifici scorci sul mare sottostante vi lasceranno a bocca aperta.