Bajardo è un paesino dell’entroterra sanremese, situato a circa 900 metri sul livello del mare, posizione da cui domina la Val Nervia e da cui si può godere di una meravigliosa vista sulle Alpi liguri e marittime. Bajardo dista circa 86 km da Loano e a 12 km da Apricale. Il borgo è di stampo rurale, con caratteristiche ambientali ed architettoniche tipiche dei paesini liguri: pietra, stretti vicoli, archi le fanno da padrone. Ma la sua particolarità sta nell’atmosfera mistica che si respira; infatti Baiardo fu luogo di culto dei druidi, sacerdoti celti, che edificarono il villaggio proprio sul monte sacro al dio Apollo. Obelischi in pietra sono le tracce di questa antica religione pagana, che ha resistito al passare dei secoli.
Un po’ di storia
Come abbiamo detto poco sopra Bajardo fu abitato dai druidi che qui compivano i loro riti pagani; nel III secolo a.C. i romani si insediarono in questi territori e trasformarono l’antico scrigno druidico in una fortezza ancora visibile. Dopo la caduta dell’impero romano, si susseguirono invasioni barbariche, dominazioni da parte di bizantini e longobardi e ancora saccheggi ad opera dei saraceni.
Sotto la giurisdizione del comune di Ventimiglia, Bajardo subì pesanti attacchi da parte delle truppe genovesi a cui dovette arrendersi; passò dunque sotto il comando di Genova, che però poco dopo restituì il controllo ai conti ventimigliesi, che strinsero alleanza con la Repubblica di Pisa.
Grazie ad un matrimonio i territori comprendenti Bajardo passano sotto la giurisdizione del Marchesato di Ceva. Le pressioni da parte di Genova non cessarono, tanto che avvenne la cessione alla Repubblica. Negli anni successivi la comunità baiardese partecipò agli interessi della Superba, inviando legna per la costruzione di flotte navali, e pure a imprese belliche. Il paese venne occupato per breve periodo dalle truppe sabaude, poi scacciate dai soldati di Sanremo, alleati dei genovesi.
Quando crollò la Repubblica genovese alla fine del XVIII secolo Bajardo venne inserita nel cantone di Castelfranco, all’interno della Repubblica ligure.
Durante il Primo Impero Francese invece, dal 1805 al 1814, fu annesso al cantone di Perinaldo, nel Dipartimento delle Alpi marittime.
Nel 1814 durante il Congresso di Vienna, venne stabilito il passaggio nel Regno di Sardegna.
Nel 1861 con l’unificazione italiana il paese di Bajardo entrò a far parte del circondario di Sanremo nella provincia di Nizza.
Cosa vedere a Bajardo
Chiesa Parrocchiale di San Nicolò: il primo impianto risale all’epoca dei romani, poi rivisto in chiave gotica e infine in stile settecentesco. Il terremoto del 1887, però, fece crollare il tetto e provocò molti danni all’intera struttura. La tragedia, che causò la morte di moltissime vittime, permise però di portare alla luce le vestigia dell’antico tempio druido su cui venne edificata la chiesa, colonne e una stele celtica. Oggi la chiesa sembra avere le sembianze del tempio pagano: un luogo di culto a cielo aperto dove penetrano i raggi del sole.
Dal piazzale antistante la chiesa si può ammirare un panorama mozzafiato, le coste liguri e francesi a sud e le alpi marittime a nord.
Nuova chiesa parrocchiale di San Nicolò: costruita nel 1839 in stile neoromanico, conserva al suo interno l’opera “Madonna con bambino e santi Giovanni Battista e Pietro” del pittore Francesco De Verzate.