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Balestrino è uno dei borghi italiani più interessanti della Liguria; si trova a pochi chilometri da Loano ed è facilmente raggiungibile dall’uscita autostradale di Borghetto Santo Spirito. È collocato in una posizione particolare, su uno strapiombo roccioso che domina sul torrente Barescione. Dagli anni 60’ circa il paese è abbandonato a causa di frane e smottamenti che hanno interessato il territorio, causando lo svuotamento del paese che è rinato poco distante.

 

Un po’ di storia

Già nel paleolitico si hanno prove dei primi insediamenti umani che si stanziarono presso la valle del torrente Barescione. I romani si scontrarono più volte con le popolazioni locali e fecero erigere fortificazioni. Attorno ad uno di questi torrioni rocciosi è nato il burgus plebis di Balestrino.

Nel primo medioevo la popolazione si spostò presso la valle adiacente dando vita al nucleo abitativo di Bergalla.

Nel 1091 passò sotto il controllo di Bonifacio del Vasto.

In epoca feudale i piemontesi Bava divennero i primi signori del feudo di Balestrino; successivamente il feudo passò sotto il controllo dei Del Carretto di Finale, che fecero erigere il castello tutt’oggi esistente a metà del XVI secolo. Il maniero venne però bruciato nello stesso secolo dai balestrinesi, a causa dei dissapori nati tra questi ultimi e i signori carretteschi.

Balestrino passò poi sotto al comando di Pirro II del Carretto che creò un nuovo ramo familiare, suddividendo il borgo tra i feudi imperiali.

Una rivolta degli abitanti di Balestrino portò all’uccisione del marchese e della consorte.

Nonostante i dissapori tra i marchesi e i balestrinesi, il borgo conobbe un periodo di espansione economica e divenne la capitale economica della vallata, riuscendo a mantenere l’indipendenza dalla Repubblica di Genova, padrona dei territori circostanti.

Nel 1735 il comando sul feudo di Balestrino venne trasferito al Regno di Sardegna, che con un decreto regio del 1749 assoggettò Balestrino alla provincia di Oneglia.

Nella battaglia di Loano del 1795 il territorio di Balestrino fu luogo di una violenta battaglia tra la popolazione e l’esercito francese guidato da Napoleone; la vittoria di quest’ultimo gli aprì le porte dell’Italia nordoccidentale. Balestrino fu così annesso al primo Impero francese.

Nel 1815 fu inglobato al Regno di Sardegna, come stabilito dal congresso di Vienna e dal 1861 al Regno d’Italia.

Dal 1859 al 1927 il territorio faceva parte della provincia di Albenga, ma successivamente passò alla neo costituita provincia di Savona.

Balestrino, il paese fantasma

Oggi Balestrino appare come un paese fantasma, dove il tempo pare essersi fermato; non è possibile visitarlo a causa di imponenti cancelli che sbarrano l’accesso alle strade. Una volta era frequentato da frotte di turisti che si perdevano lungo le vie del borgo dall’inconfondibile stile medioevale: case in pietra, vicoli e finestre trasandate a causa del tempo e dell’incuria. La vegetazione che si sta riprendendo quello che un tempo l’uomo le aveva sottratto; tutto questo scenario appare davvero surreale, come un quadro post apocalittico.

Il castello di Balestrino domina il vecchio paese abbandonato. Venne edificato tra il 1515 e il 1559 per ordine del marchese Pirro II Del Carretto e rivisto dal punto di vista architettonico tra il 1812 il 1820.

Il paese è stato teatro del set cinematografico del film Inkheart, Cuore d’Inchiostro.

I lavori di ristrutturazione sono cominciati nel 2015, quindi un giorno forse, il borgo tornerà a rivivere.